Biografia dell’Autore
Chandra Livia Candiani è nata a Milano nel 1952. È poetessa e maestra di meditazione.
Dopo gli studi superiori si iscrive alla facoltà di Fiosofia, ma dovendo anche lavorare, lascia infine gli studi.
Alla soglia dei trent’anni fa un viaggio in India: buddhismo e meditazione la trasformano, regalandole una sorta di rinascita.
Assume il nome di Chandra, che in sanscrito significa ‘luna’, e da quel momento la sua vita e la sua poesia risulteranno per sempre plasmate da quell’esperienza.
Le sue opere trasudano la necessità di comprendere la profondità e la bellezza del cosmo, da cui tutto e tutti sono intrisi.
Questa suo indole, che potremmo definire rivoluzionaria, la vede anche impegnata nella traduzione di testi buddisti, nell’insegnamento della meditazione e nella attività di diffusione della poesia per i bambini delle scuole della periferia milanese.
Casa Editrice:. Giulio Einaudi Editore
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 242
Descrizione
Nel mondo di Chandra, dove la parola è anche immagine e poesia, meditare è anzitutto stare fermi; sedersi e seguire umilmente e con pazienza il respiro, accoglierlo in silenzio, conoscere ma senza pensare.
Meditare è seguire i movimenti della nostra mente smettendo di affaccendarci in azioni, pensieri, preoccupazioni per il futuro, ricordi del passato.
Meditare non è fare il vuoto intorno a noi. Anzi: è non separare i mondi, non dividere quel che consideriamo spirituale da quel che riteniamo ordinario.
E i gesti quotidiani di cucinare, lavare i piatti, telefonare, pulire, leggere possono diventare forme di preghiera.
È insomma stare dentro noi stessi, dentro tutto ciò che siamo in quel momento, consapevolmente.
Spesso si pensa che la soluzione al dolore e all’ansia sia altrove, ma è nel dolore la soluzione del dolore (e nell’ansia la soluzione dell’ansia).
Sentendolo, abitandolo, assaporandolo, non è piú un estraneo, ma a poco a poco un ospite scomodo, irruente, tempestoso e infine un pezzo di noi.