Trasparenti, sinceri e onesti
La scansione computerizzata delle attività cerebrali mostra che quando mentiamo il cervello deve compiere una serie di complesse operazioni che invece gli è risparmiata quando diciamo la verità. Lo scienziato che ha inventato questo metodo sostiene che il cervello dice la verità «di default», che è stato programmato per essere così. Traduzione: siamo fatti per essere sinceri.
Essere trasparenti è un sollievo. L’acqua torbida e limacciosa nasconde chissà quali brutte sorprese. Quella limpida lascia vedere il fondo, i relitti e i rifiuti, ma anche i pesci multicolori, le conchiglie, le stelle marine.
La sincerità fa sì che si possa guardare una persona negli occhi e avere la sensazione di arrivarle dritto al cuore, perché non ci sono schermi, non ci sono finzioni. E ti permette di lasciarti vedere senza voltare gli occhi dall’altra parte.
Conoscere sé stessi, diceva lo psicologo Sydney Jourard nel suo libro La trasparenza del sé, è la condizione sine qua non della salute mentale. Ma non possiamo conoscere noi stessi da soli: dobbiamo prima lasciarci conoscere da qualcun altro senza coprirci o bluffare. Per Jourard i sintomi nevrotici, come la paura di uscire di casa o la depressione, non sono altro che schermi che noi erigiamo per non lasciarci vedere dagli altri. Quando diventiamo più trasparenti, ci sentiamo meglio.
Questa apertura funziona nei due sensi. Se siamo onesti con gli altri, lo saremo anche con noi stessi. Se siamo onesti con noi stessi lo saremo con gli altri. Possiamo diventare capaci di guardare senza timore dentro di noi senza evadere o distrarci. Il diario è un ottimo metodo per riuscire nell’impresa.
Infatti, le persone che tengono un diario si sentono meglio, e stanno meglio anche di salute: scrivere di sé è un modo di entrare in contatto con le proprie emozioni e di rivelarsi a sé stessi, e quindi si è poi più capaci di fare lo stesso con gli altri.
Come dice Polonio nell’Amleto: «This above all: to thine ownself be true, / And it must follow, as the night the day, / thou canst not then be false to any man» (Sopra ogni cosa poi sii sincero con te medesimo, e ne seguirà, come la notte il giorno, che non potrai essere mendace cogli altri).
Estratto da “La forza della gentilezza” di Piero Ferrucci – Ed.Mondadori